Autore: Domenico Pieratti
Tipologia: scultura
Sala: Vasca dell’isola
Descrizione
La scultura rappresenta un uomo in posizione di lotta posta a "pendant" di un'altra figura analoga di maggiori dimensioni. La statua è mutila del braccio sinistro e della mano destra. Le due sculture, chiamate i "Duellanti", decoravano un tempo le "nicchie di verzura" intorno alla Vasca dell'Isola, oggi, a causa del loro precario stato di conservazione, sono custoditi nei locali dello "Stanzonaccio" nel Giardino di Boboli (oggi in loco vi sono delle copie). Le sculture furono realizzati da Domenico Pieratti intorno al 1654, anno in cui lo scultore ricevette "90 scudi [di] moneta […] per […] due statue di pietra che stanno per battersi con l'arme alla mano, consegnate da Agnolo Donnini e stimate da Cosimo Salvestrini scultore" (Pizzorusso 1989, pp. 96-97; Capecchi 2008, p. 106; ASF, Scrittoio delle Regie Possessioni, f. 4127, cc. 73-LXXIIJ). I "Duellanti" avevano originariamente delle armi in mano, oggi perdute, forse una spada e un bastone di ferro, come si evince da una Nota Settecentesca sulle sculture di Boboli: "8. Al Gladiatore è rotto il pugnale, ed è quella medesima statua a cui fu levato il palo di ferro il dì 24 gennaio del presente anno. […]. 11. Ad una statua detta lo Schermidore è rotto un braccio e la spada" (Capecchi 2008, p. 106, n. 530-531; ASF, Segreteria delle Finanze ante 1788, f. 434, fasc. 1762, ins. Nota delle statue dell'Imperiale Giardino di Boboli le quali sono state danneggiate dopo il risarcimento fatto alle medesime nell'anno 1758). Le sculture furono notevolmente restaurate da Francesco Jansen nel 1758 e nel 1762 (Capecchi 2008, p. 106)
Photo and Text Credits: catalogo.beniculturali.it
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