Cippo di Barberino

Descrizione

Il cippo numero 8 è stato recuperato intorno alla metà degli anni Sessanta del Novecento in località Il Piano, dove i torrenti Stura e Lora confluiscono nella Sieve. Si tratta di un cippo sferoidale di 58 centimetri di diametro in arenaria di colore grigio-chiaro. Purtroppo vi è un’estesa corrosione superficiale dovuta alla giacitura nel letto di un torrente e, nella parte inferiore, risulta rotto. Possiamo comunque notare la decorazione a bassorilievo a fregi orizzontali sovrapposti. Inoltre, si riconoscono, dal basso verso l’alto: fascia con catena di anelli, compresa tra due listelli orizzontali; registro principale con choros, probabilmente composto da sole donne rappresentate di profilo e nell’atto di tenersi per mano; altra fascia con catena di anelli identica alla precedente; fascia con motivo fitomorfo composto da una singola catena di fiori di loto alternati. Si conserva poi un ricordo di un sostegno cilindrico nella parte inferiore, forse l’incastro per l’infissione in una base. Questo cippo costituisce uno degli esemplari più antichi e problematici finora rinvenuti. L’apparato decorativo appare quasi del tutto estraneo alla tradizione delle pietre; sembra piuttosto il prototipo dei successivi esemplari diffusi durante tutto il periodo alto-arcaico nell’area di Chiusi. Ciò rafforza ancora di più l’ipotesi che vede nel territorio mugellano-fiorentino una delle vie preferenziali per i traffici intrapresi con l’area padana e il nord della Penisola.