Autore: Museo del Tessuto
Tipologia:
Sala: abiti e accessori
Descrizione
In Italia, tra il 1900 e il 1920, le produzioni di Mariano Fortuny a Venezia e di Maria Monaci Gallenga a Roma, interpretano e reinventano, grazie a nuove tecniche e tagli sartoriali, la tradizione antica. Nel tessuto al centro, Mariano Fortuny applica tecniche di stampa su cotone e velluto. I soggetti decorativi si ispirano al repertorio italiano del medioevo e del rinascimento. Ma ciò che più caratterizza la stampa è la particolare decolorazione, che simula l’usura e l'invecchiamento del tessuto. La stessa ricerca la ritroviamo nell’abito a sinistra, realizzato da Maria Monaci Gallenga. Le sue creazioni si basano su disegni ripresi fedelmente da modelli della tradizione antica, stampati a matrice di legno con pigmento in oro e in argento. In controtendenza con la ricerca dell’antico, l’architetto Giò Ponti porta avanti la ricerca di una nuova modernità nel design italiano, celebrata dalla rivista "Domus", da lui fondata nel 1928 . Il tessuto esposto a destra riflette le caratteristiche dello stile di Giò Ponti: su un fondo unito piccoli motivi stilizzati rappresentano simbolicamente l’acqua e il fuoco. Per Ponti il tessuto diventa parte essenziale dell’arredo ed è una chiave di lettura dello stile degli ambienti.
Photo and Text Credits:
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