Tipologia:
Sala: Maglie
Descrizione
La maglia in esposizione, rappresenta un cambio epocale nella storia del ciclismo. Infatti nel 1954 vengono ammessi gli abbinamenti fra squadre e sponsor non tecnici, il tutto per merito di Fiorenzo Magni . Nel 1953 Fiorenzo Magni corre ancora nella Ganna. Viene informato che la squadra avrebbe chiuso i battenti alla fine della stagione per mancanza di fondi. Magni non era particolarmente preoccupato, essendo uno dei migliori corridori al mondo, le offerte per aggiudicarselo sarebbero arrivate una dietro l’altra. Magni però volle provare a fare qualcosa di diverso. Tramite il ragionier Pagani, Magni si mette in contatto col dottor Zimmermann , che gestiva il marchio Nivea, crema per la pelle conservata in una scatoletta rotonda e blu. Magni, convince alla svelta il suo interlocutore perché la possibilità di portare il marchio in giro per l’Italia è troppo succulenta per rifiutarla. Convincere la Federazione Ciclistica Italiana, invece, fu più complicato. All’incontro decisivo organizzato a Torino, Magni non venne nemmeno fatto parlare. Fortunatamente qualche membro di spicco aveva sposato la sua trovata e aveva saputo rappresentarlo a dovere. Per la prima volta una squadra di punta viene allestita da uno sponsor che col ciclismo non ha niente a che vedere. Si parla, addirittura, di prima volta assoluta nel mondo dello sport: il calcio e l’automobilismo conosceranno questo passaggio più avanti, men-tre qualche appassionato di basket ricorda la scritta “Borletti” sulle maglie dell’Olimpia Milano. Con questa maglia Magni vince il Campionato a punti nel 1954 e nel 1955 vince anche il Giro d’Italia. Nel 54 il Tour de France non voleva ammettere la squadra di Magni, ma intervenne Coppi in sostegno di Magni dicendo che se non avessero accettato la Nivea Fuchs non avrebbe partecipato neanche lui. Anche Bartali, pur lasciando inalterata la maglia, sostituì lo sponsor dei pneumatici (prima Gardiol, poi Ursus) per passare al G.s. Brooklin, azienda che produceva impermeabili ad Empoli ed aveva già delle squadre dilettantistiche. Questa è l’ultima maglia con cui ha corso Gino Bartali.
Photo and Text Credits:
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